consulente finanziario indipendente

Come scegliere la migliore consulenza finanziaria

Scegliere la migliore consulenza finanziaria può sembrare un titolo costruito ad hoc al solo scopo di attirare lettori eppure basta veramente poco per ottenere il meglio dai propri risparmi, perché scegliere il consulente finanziario più adatto alle tue esigenze, selezionandolo tra i migliori disponibili sulla piazza, è un fatto molto più concreto di quanto si possa pensare.

La ricetta è molto semplice: è sufficiente conoscere gli ingredienti che fanno la differenza tra un bravo consulente, come ve ne sono a migliaia, e il migliore che si possa trovare.

Nell’articolo di oggi passeremo in rassegna proprio gli aspetti a cui fare attenzione quando si deve decidere per una consulenza finanziaria.

Un argomento che di sicuro interessa molti risparmiatori, del resto chi vorrebbe mettere i propri risparmi, magari frutto di tanti sacrifici, nelle mani di un professionista modesto o peggio, perfino incapace?

Che cos’è il profilo di rischio?

Una volta che ci si siede di fronte a consulente finanziario, questi cercherà in prima battuta di capire il profilo di rischio di chi ha di fronte.

La cosa migliore, per facilitare le dinamiche successive, è sempre quello di chiarire innanzitutto a se stessi qual è il proprio profilo di rischio, perché questo determinerà per il consulente precise scelte strategiche nella gestione del portafoglio di ogni singolo cliente.

Il profilo di rischio è qualcosa di fortemente associato al grado di cultura finanziaria di ciascuna persona, questo determina la propensione ad accettare le perdite e quindi ad accettare il rischio dell’investimento.

Quando si sceglie una consulenza finanziaria, si dovrebbe preferire una consulenza disegnata in maniera specifica su ogni persona, perché ognuno possiede un profilo di rischio diverso dagli altri.

Scegliere una consulenza finanziaria standardizzata e uguale per tutti, potrebbe non essere la soluzione più adatta.

Cosa ottenere dai propri risparmi?

Se si decide di far fruttare i propri risparmi, la risposta a questa domanda potrebbe sembrare ovvia: più guadagni.

Eppure la questione non è così banale come potrebbe sembrare, perché vi è un elemento che gioca un ruolo molto importante e che non ha nulla a che vedere con i soldi: il tempo.

Esistono due tipi di risparmiatori: coloro che ragionano a breve termine e vogliono ottenere subito dei guadagni per soddisfare le immediate esigenze di liquidità, magari per pagarsi una vacanza o togliersi qualsiasi altro sfizio fuori dall’ordinario, e coloro che ragionano a lungo termine, e vogliono investire oggi per ottenere una rendita domani, magari per poter godere di una pensione più tranquilla.

In entrambi i casi, la scelta del consulente finanziario gioca un ruolo importante.

Se, infatti, ci si affida a consulenti che gestiscono un numero limitato di prodotti finanziari, vuoi perché lavorano all’interno di strutture abituate a fornire sempre i medesimi prodotti, vuoi perché pur avendo un’abilitazione all’offerta fuori sede, ricevono incentivi condizionati alla vendita di certi prodotti e non di altri, per l’investitore che affida i propri risparmi questo genere di consulenza sarà sempre un servizio a metà.

Il miglior consulente, non è chi cede che gli investitori siano tutti uguali e quindi che non faccia differenza il tipo di prodotto che viene offerto.

La consulenza è ben fatta quando, ascoltate le esigenze del cliente, si procede a individuare il prodotto più adatto agli obbiettivi finanziari che ogni investitore si pone, il più adatto al suo profilo di rischio e, infine, il più adatto in base alle condizioni che presenta il mercato finanziario in un dato momento.

Autonomo o dipendente?

C’è un ultimo aspetto da considerare quando si deve scegliere una consulenza, probabilmente il più importante perché da questo, in qualche modo, dipendono anche tutti gli altri aspetti cui abbiamo accennato nei paragrafi precedenti: meglio orientarsi verso una consulenza autonoma oppure una consulenza da parte di personale inserito in strutture bancarie e istituiti finanziari?

La distinzione, cioè, è tra un consulente indipendente oppure un consulente dipendente.

Chiariamo innanzitutto che entrambi sono dei professionisti regolarmente registrati presso l’albo professionale OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari) e sono autorizzati a svolgere l’attività di consulenza in materia di investimenti per conto di clienti privati.

Solo che il primo, il consulente autonomo, lo fa per proprio conto, mentre il secondo lavora all’interno di strutture finanziarie più strutturate. Non solo.

Il consulente finanziario autonomo percepisce il proprio compenso direttamente dal proprio cliente, il quale gli versa una parcella per i servizi offerti, mentre il secondo lavora su stipendio e per incentivi sui prodotti che propone.

Si tratta di due figure entrambe valide, però se si cerca una consulenza che sia trasparente, totalmente “customer focuses” e che sia in grado di fornire un ventaglio di prodotti quanto più ampio e personalizzato, allora la scelta di una consulenza indipendente è senza dubbio la migliore che si può fare.