Quali settori sono compresi nelle industrie di processo?
Numerosi settori vengono inseriti nella definizione di ‘industria di processo’.
I settori più classici comprendono l’industria del vetro, del cemento, ma anche le aziende farmaceutiche, di prodotti chimici, così come i cosmetici.
Ovviamente anche i settori più comuni degli alimentari, delle bevande, carta, plastica e similari fanno parte del genere ‘industrie di processo’.
Quali strumenti vengono utilizzati?
Gli strumenti utilizzati in queste aziende sono particolarmente tecnologici e affinati. Il motivo è semplice: è necessaria la massima precisione.
Per la misurazione delle reazioni chimiche, che avvengono a determinate temperature, ad esempio, non ci si può affidare ad un classico termometro, sia perché non reggerebbe le temperature o le reazioni chimiche, sia perché possiede un range operativo decisamente limitato.
Per tale ragione vengono utilizzati termometri particolari, ad esempio il termometro bimetallico.
Esistono altri tipi di termometri per l’industria di processo, ad esempio il termometro a gas compresso, ma il termometro bimetallico è l’alternativa più semplice e affidabile.
Cos’è il termometro bimetallico? Come funziona?
Il termometro bimetallico funziona grazie ad un sistema a bimetallo (come si può intuire dal nome), che è posto all’interno del sensore termometrico.
Il bimetallo è costituito da due strisce metalliche (anche qui, intuibile dal nome), che vengono unite tra loro in modo permanente.
Ogni metallo ha un coefficiente di espansione termico diverso dall’altro, e lo stesso vale per i due metalli che compongono la striscia.
Di conseguenza, quest’ultima è costretta a muoversi con una curva particolare, che cambia in maniera proporzionale in base alla variazione della temperatura.
La tipologia del sistema bimetallico può essere di tipo elicoidale o a spirale. Il tutto dipende dalla dimensione del sensore e del campo di temperatura che va misurato.
La variazione della temperatura porta ad una rotazione del bimetallo direttamente sul proprio asse.
Il valore della rotazione viene indicato da un indice sulla scala graduata.
Ad esempio, i termometri a bimetallo della ditta AMEC Roma possono misurare un campo di temperatura che va da -70 °C fino a +600 °C, con una precisione in accordo alla classe 1 e 2 secondo la norma EN 13 190.
Campi di applicazione di questo strumento
Per tali capacità, i termometri bimetallici riescono a soddisfare le elevate richieste delle industrie di processo.
In particolare nelle industrie chimiche e petrolchimiche, ma anche le industrie petrolifere e del gas, così come nella tecnica energetica e nelle costruzioni navali, in cui vengono impiegati con successo per la misurazione della temperatura dei materiali costruiti in acciaio inox.
Qualsiasi settore industriale potenzialmente potrebbe utilizzare un termometro bimetallico.
Alcuni modelli di termometri, inoltre, permettono un elevato grado di protezione, grazie alla certificazione IP 65.
Grazie al liquido di smorzamento, poi, è possibile utilizzare questi termometri particolari anche in presenza di forti vibrazioni.
Per tali ragioni, i termometri bimetallici hanno una possibilità di utilizzo veramente ampia, dovuto sia alle loro capacità tecniche, importanti per determinati settori; e soprattutto perché sistemi così tecnologicamente elevati presentano in effetti pochi rivali.
Infatti, nonostante il settore elettronico faccia passi da gigante, la strumentazione di misura di tipo meccanico per la temperatura, svolge tutt’oggi un ruolo decisamente fondamentale nel controllo di numerosi processi industriali.
Totalmente indipendenti (a differenza di altri tipi di controllo elettronici) e molto affidabili, permettono una verifica della temperatura direttamente sul luogo, in maniera semplice e veloce.
Conclusioni
Nonostante si stiano sviluppando diversi tipi di termometro per l’industria di processo, come quello elettronico o a gas, il più classico termometro bimetallico risulta tutt’oggi leader indiscusso nel suo settore.
Grazie alla capacità elevata, associata ad affidabilità, indipendenza e facilità d’uso, al momento risulta l’unica vera alternativa alla misurazione della temperatura nei processi industriali.